Brunvand, Leggende metropolitane

Può a prima vista apparire improbabile che si continuino a creare leggende - e addirittura leggende metropolitane - in un’epoca di alfabetizzazione diffusa, di rapide comunicazioni di massa, di viaggi frequenti. Mentre i nostri antenati pionieri dovevano forse basarsi sulle tradizioni orali per trasmettere notizie riguardo al mutare degli eventi o ai pericoli della frontiera, di certo noi non abbiamo più bisogno di semplici resoconti “popolari” di quello che accade, con tutta la loro tendenza a distorgere i fatti. Basta però un momento di riflessione per ricordarci quante storie, quante voci — strane, affascinanti, ma prive di qualsiasi verifica — giungano di continuo alle nostre orecchie: assassini e pazzi in libertà, esperienze personali drammatiche o divertenti, prodotti di fabbrica poco sicuri, e molti altri misteri senza risposta della vita quotidiana. A volte ci ritroviamo di fronte a differenti versioni orali di queste storie e occasionalmente ci può capitare di leggere articoli su fatti di questo tipo su giornali o riviste; ma di rado troviamo, o cerchiamo, una documentazione attendibile. La mancanza di una possibile verifica non attenua minimamente il fascino che le leggende metropolitane esercitano su di noi. Le gustiamo semplicemente in quanto storie e tendiamo a dar loro ascolto almeno in parte come a racconti degni di fiducia. Le leggende che noi raccontiamo, come tutto quello che fa parte del folklore, riflettono molte delle speranze, delle paure e delle angosce del nostro tempo.

Jan Harold Brunvand. 1988. Leggende metropolitane: storie improbabili raccontate come vere. Riscontri Costa & Nolan 10. Genova Costa & Nolan.

Sarewitz&Braden, Interconnected global systems

Or consider a more topical example. Virtually everyone is aware of global climate change, which vies with terrorism for billing as the top existential catastrophe. Stand away from the Kyoto Protocol process and the surrounding hysterics pro and con, however, and take a longer perspective. What the climate change negotiation process taken as a whole represents, fitful and ad hoc as it is, is the dawning of a realization that, regardless of what results from current international negotiations, our species will be engaged in a dialog with our climate, our atmospheric chemistry and physics, and the carbon cycle so long as we exist at anywhere near our current numbers on the planet.

Wu Ming 1, Complotto

Diverse fantasie di complotto esprimevano ansia per il disastro climatico e l’inazione di fronte al problema. Ogni giorno, almeno prima che l’attacco di panico da Covid spazzasse via ogni altro tema, leggevamo titoli e vedevamo servizi su quanto fosse grave la situazione... e al tempo stesso vedevamo che non si faceva nulla.