Il grande patrimonio di risorse digitali disponibili sulla rete si sta configurando come una grande "gnoseoteca" mondiale, e la base di un planetario "museo globale". Chiunque potrà accedere alle opere di un determinato artista anche se queste si trovano in musei assai distanti tra loro. Ovviamente questo porrà problemi di standardizzazione e di indicizzazione delle risorse on-line. Il luogo "museo globale" contiene le informazioni relative a questa gnoseoteca ed è strettamente correlata alla struttura relativa al museo degli altri, differenziandosi da quest'ultima per il fatto di presentare informazioni condivise in forma standard. Attualmente le collezioni e le esibizioni digitali presenti sulla rete sono molto eterogenee sia come argomenti che come tecniche di archiviazione, fruizione e navigazione. L'utente che accede in modo remoto ai reperti o alle informazioni trova questa varietà nella presentazione delle informazioni che rende complessa la navigazione e la ricerca. Per esempio, chi vuole effettuare una visita virtuale su tutte le opere di un dato autore che si trovano in musei differenti, deve necessariamente consultare i diversi database dove sono stivate le opere; questi database presenteranno le informazioni in modo differente in quanto ogni istituzione organizza in modo autonomo le proprie collezioni digitali. In futuro tutte queste collezioni dovranno costituire un unico database consultabile remotamente ed aggiornabile automaticamente. Ogni museo dovrebbe muoversi in questa direzione cercando di integrare le proprie collezioni con quelle degli altri musei che contengono oggetti, reperti, opere dello stesso tipo o comunque correlate. Lo scopo di questo ambiente è infatti quello presentare le collezioni e le esibizioni del museo con un insieme di altre disponibili sulla rete.
Bertacchini, Pier Augusto. Il museo nell'era digitale. Catanzaro: Abramo, 1997.