Wu Ming 1, Wayfair

Wu Ming 1, Wayfair

Nel luglio 2020 la Wayfair, azienda di mobili con sede a Boston, era stata scoperta con le mani nel sacco. Guardando il catalogo on line ad alcuni era parso strano che certi armadi avessero nomi di persona. Nomi inusuali per giunta: Aanya, Anabel, Samiya. Inoltre gli articoli sembravano davvero trop­po costosi, dai diecimila dollari in su. Doveva esserci sotto qualcosa. Forse quegli annunci… erano inserzioni per vendere bambini!
L’intelligenza collettiva si era messa al lavoro.
Grazie alle ricerche erano spuntate notizie di minori scom­parsi che avevano proprio quei nomi. Dunque era vero, non si trattava di armadi: la cifra indicata era il prezzo del minore in vendita. Ad esempio l’armadio Samiyah, che costava dodicimi­la dollari, era in realtà Samiyah Mumin, adolescente scomparsa in Ohio nel maggio 2019.
Solo che Samiyah non era scomparsa. Si era allontanata da casa per soli quattro giorni. Inferocita, la ragazza aveva pubbli­cato un video in cui ridicolizzava le scoperte degli improvvisati detective. Ma chi poteva escludere che anche l’invettiva fosse parte del piano? Forse, in caso di sospetti, la Wayfair aveva pronte false testimonianze estorte ai minori prigionieri.
Quanto al prezzo alto, un portavoce dell’azienda aveva spiegato all’agenzia Reuters che quelli erano armadi da stoc­caggio, articoli di grandi dimensioni progettati per aziende, più costosi dei comuni mobili domestici. Ma era difficile acconten­tarsi di una simile spiegazione, non si poteva chiudere gli occhi davanti a un traffico tanto schifoso.

Wu Ming 1. 2021. La Q di Qomplotto: QAnon e dintorni : come le fantasie di complotto difendono il sistema. Roma: Alegre.