Dyson,  Eretici

Dyson, Eretici

Nel mondo moderno scienza e società spesso interagiscono in maniera perversa. Viviamo in una società tecnologica, e la tecnologia è fonte di problemi politici. I politici e la gente comune si aspettano che la scienza fornisca risposte ai problemi. Si pagano e si incoraggiano scienziati ed esperti affinché diano queste risposte. Il pubblico non è molto ben disposto verso uno scienziato che dica: «Mi spiace, non lo sappiamo», e preferisce stare invece ad ascoltare quegli esperti che danno risposte certe alle domande e che fanno previsioni altrettanto certe sulle conseguenze delle attività umane. Accade così che gli esperti che si esprimono in pubblico su questioni politicamente controverse tendano a prendere una posizione più netta di quanto in effetti pensino. Sono portati a formulare in merito al futuro previsioni scevre da dubbi, nelle quali finiscono poi con il credere loro stessi, sino a fare diventare quelle previsioni dei dogmi sui quali cessano di interrogarsi. Il pubblico è dunque portato a credere che i dogmi scientifici che vanno per la maggiore siano giusti, mentre talvolta può darsi che siano sbagliati. È questo il motivo per cui sono necessari degli eretici che mettano in dubbio quei dogmi.
Come scienziato, non ho molta fiducia nelle previsioni. La scienza è strutturata in maniera imprevedibile.

Dyson, Freeman J. Turbare l’universo. Nuova ed. accresciuta. Torino: Bollati Boringhieri, 2010.

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