I rifiuti, progetto di sensibilizzazione

I rifiuti, progetto di sensibilizzazione

Come per la società, la “storia del rifiuto” ha vissuto dei grandi capovolgimenti in questo ultimo secolo. All'inizio del XX. Secolo la composizione dei rifiuti urbani era dominata dai residui di combustione (ceneri, scorie) provenienti da impianti domestici. Il resto era costituito da carta, paglia e altri rifiuti organici.

All'inizio degli anni 70 i residui di combustione erano in netto calo, mentre le materie sintetiche registravano una netta crescita. Nel 1989 si è registrato il record di produzione di rifiuti urbani pro capite: 450 kg. Negli anni seguenti, la raccolta separata, i costi di smaltimento e la recessione hanno permesso di scendere fino ai 363 kg pro capite registrati nel 2000. La composizione di questi rifiuti presenta ancora un alto tasso di materie che potrebbero essere riciclate: basti pensare che il 30% di questi rifiuti è costituito da carta o cartone. In media si calcola che il 70% dei rifiuti domestici è potenzialmente recuperabile.

Il recupero di questi rifiuti comprende la riutilizzazione (bottiglie di vetro), il compostaggio, la fermentazione ed il riciclaggio. Si possono così ottenere cartone da carta usata, sedie da giardino prodotte da bottiglie PET o stracci per la pulizia prodotti da vecchi tessili.

La riduzione della quantità di rifiuti non si realizza unicamente con una migliore selezione dei rifiuti, ma anche e soprattutto con un acquisto più coscienzioso. In particolare:
  • Comprando prodotti che non comprendano imballaggi enormi ed inutili, il cui unico scopo è un marketing aggressivo.
  • Prediligere i prodotti confezionati in imballaggi di vetro o carta piuttosto che in plastiche.
  • Evitare l’abuso dell’alluminio, sostituendolo con carte isolanti o con film di plastica.
  • Sostituire la carta bianca con carta riciclata.
  • Rifiutare le pubblicità stampate con lapposito autocollante sulla bucalettere.
  • In generale, favorire l’acquisto di prodotti che soddisfino criteri di durabilità con labels riconosciuti.
  • Favorire l'acquisto di servizi piuttosto che prodotti.
La riduzione dei rifiuti comporta anche una terza via, forse la più razionale e duratura: si tratta semplicemente di concepire dei prodotti con un ciclo di vita più lungo e progettati per essere riciclati. Oggi in commercio figurano prodotti di consumo “usa e getta” che generano un volume di rifiuti enorme e che potrebbero essere sostituiti da prodotti di maggior qualità e con un ciclo di vita più esteso.

Roland Hochstrasser
Settembre 2003
Associazione Comuni Regione Malcantone