Grato Brunel, nato a Lugano nel 1840, si può proprio chiamare il "papà dei fotografi": non solo perchè capostipite di una famiglia di fotografi, ma anche perchè primo fotografo del Cantone, iniziatore di un'arte che, col passare degli anni e dei decenni, si è diffusa tanto che oggi non vi è praticamente più nessuno che non si consideri, a torto o a ragione, come professionista o come dilettante, un fotografo.
Il world-wide web vacilla sotto le spallate inferte dagli interessi commerciali privati, con aziende di varia estrazione e vocazione (ma un unico chiaro obiettivo: il consumatore on-line) che tentano ciascuna di accaparrarseneuna fetta esclusiva. Il Nuovo Mondo aperto, interconnesso, democratico e creativo rischia di trasformarsi in una costellazione di staterelli chiusi, votati al consumo e all'entertainment di bassa lega.
Magrassi, Paolo. Digitalmente confusi capire la rivoluzione o subirla. Milano: FrancoAngeli, 2011.
Ed ecco davanti a me il cerchio chiuso: meno le culture umane erano in grado di comunicare fra loro, e quindi di corrompersi a vicenda, meno i loro rispettivi emissari potevano accorgersi della ricchezza e del significato di quelle differenze. In fin dei conti, sono prigioniero di un'alternativa: o viaggiatore antico, messo di fronte a un prodigioso spettacolo di cui quasi tutto gli sfuggiva - peggio ancora, gli ispirava scherno e disgusto - o viaggiatore moderno, in cerca di vestigia di una realtà scomparsa.
Lévi-Strauss, Claude. 1978. Tristi Tropici. 7a ed. La Cultura. Biblioteca Di Scienze Dell'uomo 9. Milano: Il Saggiatore.