Il ritratto fotografico come fa bella mostra di sè nei salotti eleganti, così è penetrato anche nelle più modeste stanze e negli abituri di campagna. Il coscritto che va al reggimento, appena indossata la divisa militare, si dà premura di mandare la fotografia ai suoi ed alla ragazza che ha lasciata inconsolata al proprio paese. Il marito, che per ragioni di professione sta lontano dalla famiglia, porta seco i ritratti della moglie o del suo piccino prediletto. I parenti e gli amici lontani, si ricongiungono mediante lo scambio dei ritratti.
Il ritratto fotografico è documento vivente degli affetti, pegno di fede, del vero è fedele immagine al sentimento di adorazione. È biglietto personale che domandolo porge occasione ad esprimere sentimenti di amicizia, che risulterebbero talvolta ingannevoli se la fotografia oltre le sembianze ritraesse anche l'interno dell'animo. È altresì documento segreto di rivelazione fisica per chi concorre a certune offerte contenute negli annunzi dei giornali.
Brogi, Carlo. Mantegazza, Paolo. 1895. Il ritratto in fotografia: appunti pratici per chi posa. Firenze: Salvatore Lanzi.